Tutti i popoli verranno

Verranno i popoli dai confini del mondo
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia. (Sal 85)

Popoli diversi. Luoghi differenti. Punti di vista molteplici. Tutti in cammino. Alla ricerca della Luce. Alla ricerca della Vita. Ognuno con il suo bagaglio di pesi e speranze.
In viaggio in un cammino a spirale che volge verso un centro. Appare un po’ nebuloso. Indistinto. La condizione per giungervi: fermarsi. In silenzio. In ascolto. In attesa. Solo allora una voce può riempire il cuore di speranza. Una voce che racconta di un Padre che desidera comunicare la sua Vita. Fonte di amore e accoglienza infinita. Fonte di misericordia e perdono offerti a tutti. Offerta di redenzione che si tramuta in capacità di rapporti nuovi, che fioriscono in nuove realtà di giustizia e di pace.
La fonte di Vita un giorno è fiorita in un dono inatteso: Dio si è fatto bambino indifeso, compagno di ogni infinito viaggio dell’uomo. Aprendo un ponte, una strada, una scala. Fra terra e cielo. Uno spazio dinamico dove a ogni uomo è offerta la possibilità di salire alla sorgente della Vita. Venirne trasformati. Per poi ridiscendere a vivere rapporti nuovi . A inventare nuove possibilità di accoglienza e comunione. Serbando in cuore parole di vita che scavano all’interno sentieri nuovi. Appianano colli. Riempiono fossati. Nutrono la fame di senso. Consolano il pianto. Rinfrancano gli animi stanchi. Curano le ferite. Aprono la speranza di poter un giorno seppellire ogni arma di guerra e di poter suonare ovunque una canzone di pace vera. Di giustizia certa. Di armonia fra uomo e uomo, fra gli uomini e tutto il creato.

Tutte le genti che hai creato verranno
e si prostreranno davanti a te, Signore,
per dare gloria al tuo nome. (Sal 86,9)

Molti uomini nel tempo hanno percorso quei gradini, salendo e scendendo e tornando a portare nei loro paesi infinite molteplici schegge di luce. Occhi nuovi sono necessari per poterle vedere. Labbra nuove per poter scandire parole di pace in mille lingue diverse. Cuori nuovi che spalanchino porte sbarrate. Perché a tutti possa giungere un nuovo canto di gioia.

Meditazione dell’arazzo con la preghiera del “Padre Nostro”

Padre “nostro”
… di tutti questi variopinti e multiformi popoli del mondo che a fatica cercano la loro strada

..che sei nei cieli…
lassù oltre il termine di quella scala; ma che sei voluto scendere quaggiù con noi; nascendo da donna, facendoti carne della nostra carne; offrendo la tua vita e la tua morte. Poi risuscitando per spalancare anche a noi le porte del tuo cielo

..sia santificato il tuo nome..
Ogni persona di ogni popolo che è sulla terra ti riconosca come Padre e lasci brillare in sé la luce che Tu vi hai posto dentro. Compiendo opere di accoglienza, amore, solidarietà, giustizia e pace. Così che tutti davvero possano gioire della tua gioia.

…sia fatta la tua volontà…
Ognuno di noi, piccoli abitanti della terra, riconosca di essere servo inutile, ma strumento prezioso nelle tue mani. Per costruire un mondo di relazioni nuove basate sul riconoscimento vicendevole del valore. Perché tutti tuoi figli. Si tolgano perciò gli steccati fra popolo e popolo e all’interno dei popoli fra gruppi diversi che cercano di primeggiare. Viva in noi la tua mitezza, la tua accoglienza, la tua volontà di bene, la tua pronta generosità.

…come in cielo così in terra..
Resti sempre aperta quella scala, che permette a coloro che sono già nella Tua Gerusalemme celeste di scendere a soccorrerci e sostenerci. E a coloro che sono quaggiù di salire ogni tanto ad abbeverarsi alla tua Parola, alla Tua Vita, alla Tua Luce. Per poi ritornare a spanderla quaggiù sulla terra

…dacci oggi il nostro pane quotidiano…
Che ogni giorno siano gettati ponti fra i popoli da persone di buona volontà che mettano in comune le risorse perché a nessuno manchi il pane. Che le nostre genti imparino a rispettare l’ambiente così che si possa mangiare pane non inquinato. Che la Tua parola ogni giorno sia ascoltata e “ruminata” per giungere a trasformare il nostro cuore.

…rimetti a noi i nostri debiti…
Lava ogni giorno il nostro peccato, accogli con misericordia ogni nostro ritorno con la gioia del Padre che abbraccia, bacia, riveste e ridona dignità al figlio perduto e ritrovato. Metti al nostro dito l’anello della dignità di figli.

…perché noi li rimettiamo ai nostri debitori…
Aiutaci a ridonare agli altri il perdono ricevuto da Te, così che la storia di ogni popolo e dei nostri popoli insieme si trasformi in storia di pace e solidarietà, di giustizia e di concordia.

…non ci abbandonare alla tentazione...
di coltivare i nostri egoismi e le nostre ambizioni a scapito di tutti gli altri. Fa che non desideriamo di essere serviti, ma di servire chi ha bisogno.

…e liberaci dal male…
che esce dal nostro cuore e si traduce in parole irate, offensive, rapaci, bugiarde. Liberaci alla schiavitù del denaro e del potere che tutti acceca e seduce.

…Amen.
Che il mondo nuovo che tu sogni per noi, basato su relazioni di amore, premura, tenerezza, disponibilità, si costruisca ogni giorno, al di là degli steccati irti di spine che noi sappiamo ogni giorno erigere a dividerci. Che i nostri occhi si aprano ogni giorno riconoscendoti Padre e perciò riconoscendo chi incontriamo come fratelli. Ognuno splendente di colori diversi ma riuniti dalle tue mani in uno splendente arcobaleno di luce.