Mosé

 

Il Signore ha liberato il suo popolo, ha stabilito l’alleanza eterna

Il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e flutti violenti una pianura piena d’erba: coloro che la tua mano proteggeva passarono con tutto il popolo, contemplando meravigliosi prodigi(Sap 19,7)

In trappola: davanti una distesa di acque, dietro i carri del Faraone incalzanti: il popolo di Israele è davanti a morte certa in entrambi i casi e si rivolge con rancore a Mosè che li ha trascinati in quella tremenda situazione senza uscita. Mosè li sollecita ad essere forti e ad avere fiducia nella salvezza che viene da Dio e secondo l’indicazione del Signore alza il bastone, lo stende sul mare che si divide lasciando passare gli israeliti all’asciutto. Il Signore nelle situazioni disperate sa aprire vie di vita insperate, ma bisogna andare avanti, scegliere di voler uscire dalla situazione di schiavitù. Quante sono le schiavitù che ci tengono fermi e ci impediscono di muoverci verso la libertà! Gli Ebrei escono dall’Egitto perché chiamati a “servire il Signore”. E’ questo “servizio per” che da una parte costituisce lo scopo, il senso della nostra vita , dall’altra apre la possibilità di raggiungere la sorgente perenne di acqua che disseta, dà gioia e vita nuova.

L’orizzonte di luce che appena si intravede attira il nostro cammino e permette di superare le molteplici difficoltà interne ed esterne. La presenza energica ed imperiosa di Mosè (sappiamo riconoscere chi è inviato dal Signore per guidarci?) impedisce che il nostro sguardo sia attratto indietro a rivagheggiare quanto lasciato, a rimpiangere situazioni ormai superate, col pericolo di diventare statue di sale come la moglie di Lot. Avanti, bisogna andare avanti e volgere decisamente il viso verso la luce che ci chiama: “Volgete a me il vostro sguardo, sarete salvi, o popoli della terra”

Né le onde che ci circondano né la paura che ci insegue avranno la meglio su di noi se ci affidiamo alla Parola che ci guida. Ogni nostro passo sarà sostenuto da una preghiera incessante che sia da terra (le persone che ci amano e pregano per noi) sia dal cielo (La Madre Santa e tutti i nostri cari che ci attendono) ci raggiunge infondendoci vigore.

Come la nube illumina i passi del popolo di Israele, così oggi il Signore cammina con noi, non ci lascia soli nelle nostre desolazioni, sa aprire vie nuove e impensate là dove la strada sembra sbarrata. Serve coraggio per lasciare il nostro modo di vedere le situazioni e per abbandonarsi a Lui, ma questo è l’unico modo perché possa scaturire l’inimmaginabile. Dio ci cerca nelle profondità della nostra esistenza, per invitarci ad un nuovo inizio. Nei momenti di prova Dio è già lì con parole di salvezza.