La Croce – Filippesi

“Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni altro nome , perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami <Gesù Cristo è il Signore!> a gloria di Dio Padre.”(Fil 2)

Tu, il Maestro e Signore, Figlio di Dio, ti sei abbassato ad assumere la condizione di uomo, hai scelto di condividere la vita e le sofferenze di ogni uomo, soprattutto dei più poveri ed emarginati, hai sopportato rifiuti, offese, accuse ingiuste, percosse, fino al supplizio estremo della croce.

Ti sei svuotato, spogliato di ogni cosa a cui noi diamo valore per poter accogliere ognuno di noi col suo pesante carico di dolore e di peccato; hai voluto attraversare ogni nostra oscurità, il gelo dei nostri rapporti, l’infruttuosità dei nostri sforzi, la nostra incapacità di difendere la giustizia. Hai voluto penetrare gli abissi della nostra violenza, terrore, prevaricazione, odio. Tutto hai preso su di te, anche l’estrema assurdità della morte.

Ma raggiungendoci nel fondo del deserto di ogni vita tu sei risalito portandoci con Te, verso un’alba di primavera, verso la speranza di una vita nuova.

Hai ricapitolato in te ogni assurda ed inspiegabile piega della nostra esistenza per darle nuovo senso e nuova prospettiva.

Hai teneramente custodito ogni piccola luce di amore e comunione, di fratellanza e condivisione, per ravvivarla con il fuoco di amore che vive in Te, nel Padre e nello Spirito Santo. Hai scalfito la corazza della disperazione e della rassegnazione per aprire un varco alla speranza di una vita nuova ed eterna. Tutto hai racchiuso nel tuo abbraccio senza confini perché anche noi diventassimo capaci di una comprensione e condivisione senza limiti, partecipando della vostra vita trinitaria.

Tu sei sceso nel tempo, lo hai abitato come ognuno di noi , per indicarci una via che trascende il tempo: “ Io sono la via, la verità e la vita”.

Tu coinvolgi verso Dio in un abbraccio salvifico tutte le realtà, tutte le dimensioni, tutta l’umanità, tutto il creato. La tua è una croce cosmica che abbraccia ogni realtà nelle sue estremità di tempo e di spazio e le infonde la quinta dimensione: una capacità di amore fino al dono totale di sé, una capacità di amore che va oltre lo spazio ed il tempo, per immergersi nell’eternità.

Tu, Gesù Cristo Signore, hai fatto sbocciare un’armonia universale che abbraccia ogni punto cardinale ed ogni istante del tempo, intessendo passato, presente e futuro in uno splendido tessuto cangiante multicolore che riveste di senso ogni piaga della nostra persona portandoci a realizzare quel progetto di bene e pienezza che hai pensato per ognuno di noi.